Politica
Astensionismo: una punizione per il Pd, cioè un successo
Regionali L’analisi del (non) voto di politologi e ricercatori. In Emilia pesa l’aggressione al sindacato. Ma vincere, non importa in che modo, è precisamente il progetto del premier. Che se ne frega della rappresentanza e dice: le urne vuote sono un aspetto secondario
Un seggio elettorale – Tam Tam
Regionali L’analisi del (non) voto di politologi e ricercatori. In Emilia pesa l’aggressione al sindacato. Ma vincere, non importa in che modo, è precisamente il progetto del premier. Che se ne frega della rappresentanza e dice: le urne vuote sono un aspetto secondario
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 25 novembre 2014
Andrea FabozziROMA
È come se l’Emilia tutta fosse rimasta a casa, e ai seggi si fosse presentata solo la Romagna, provincia di Ferrara compresa. Nell’ex cuore rosso d’Italia l’astensione alle regionali ha toccato vertici tali che è più facile contare gli sparuti testimoni del «dovere civico», ormai una minoranza: il 37,7% degli aventi diritto. Da un anno e mezzo in qua, nella regione culla del civismo gli astensionisti raddoppiano a ogni occasione utile. Erano circa 500mila alle elezioni politiche del 2013, un milione alle europee di maggio, due milioni domenica scorsa e anche qualcosa in più: 2.155.561. Praticamente come il totale degli...