Visioni
«Atlantide», lottare per crescere ai margini della civiltà morente
Cinema Conversazione con il regista Yuri Ancarani sul suo ultimo lungometraggio ambientato nella laguna veneziana, in apertura a Filmmaker Festival e dal 22 al 24 novembre in sala
Una scena dal film «Atlantide»
Cinema Conversazione con il regista Yuri Ancarani sul suo ultimo lungometraggio ambientato nella laguna veneziana, in apertura a Filmmaker Festival e dal 22 al 24 novembre in sala
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 11 novembre 2021
«Abbiamo dato a questa generazione la possibilità di esprimersi nel miglior modo possibile» racconta Yuri Ancarani, regista e videoartista romagnolo di base a Milano. Ha infatti messo al centro del suo ultimo film, Atlantide, un gruppo di adolescenti incontrati in un contesto particolare come la laguna veneziana, che tutti credono di conoscere ma che nasconde luoghi ancora silenziosi, dove si coltiva la terra e la quiete avvolge il paesaggio. A portare rumore sono loro, i ragazzi, che organizzano feste improvvisate sfrecciando sui barchini al suono della trap; le rime danno corpo ad un immaginario eccessivo, provocatorio, attraverso cui i giovani...