Internazionale
Atlantismo vacillante ed Egeo, per Atene in Turchia ha vinto il male minore
Grecia Meglio Erdogan, leader conosciuto, che l'ignoto Kilicdaroglu senza politica estera. E gli Stati uniti tornano a proporre un patto economico per i mari contesi
Un membro della Marina turca su una portaerei nell'Egeo – Ap
Grecia Meglio Erdogan, leader conosciuto, che l'ignoto Kilicdaroglu senza politica estera. E gli Stati uniti tornano a proporre un patto economico per i mari contesi
Pubblicato più di un anno faEdizione del 30 maggio 2023
Dimitri DeliolanesATENE
Il governo greco e tutti i mezzi d’informazione hanno seguito il lungo periodo pre-elettorale in Turchia con la speranza che Erdogan ne uscisse vincitore. Il loro ragionamento era semplice, anche troppo: si sa chi è e cosa vuole. Rimane nella Nato ma nei suoi deliri di grandezza si è staccato dall’Occidente, ha litigato con Washington, ha fatto fallire i negoziati con l’Unione Europea, mentre in Ucraina tiene il piede in due staffe. Questo atteggiamento arrogante di Erdogan si ritiene un vantaggio per la Grecia: meglio avere contro un personaggio simile, ritenuto «isolato», piuttosto che l’ignoto Kilincdaroglu, che non ha mai...