Internazionale
Attacco a Manbij. Sdf: un tribunale speciale per l’Isis
Siria A tre giorni dalla liberazione dell'ultima enclave territoriale islamista, Daesh colpisce con un attentato la città simbolo della Siria multietnica. Rojava chiede alla comunità internazionale di processare e rimpatriare i migliaia di prigionieri jihadisti detenuti a nord
Il ristorante a Manbij colpito dall'Isis a gennaio
Siria A tre giorni dalla liberazione dell'ultima enclave territoriale islamista, Daesh colpisce con un attentato la città simbolo della Siria multietnica. Rojava chiede alla comunità internazionale di processare e rimpatriare i migliaia di prigionieri jihadisti detenuti a nord
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 marzo 2019
L’attacco di ieri contro Manbij lanciato da una cellula dello Stato Islamico conferma l’ovvio: Daesh non è morto. Appena tre giorni fa le Forze democratiche siriane (Sdf) celebravano la liberazione di Barghouz, ultima enclave territoriale dell’Isis. Con la ripresa della comunità al confine con l’Iraq, le Sdf completavano un’offensiva lunga anni che ha liberato milioni di siriani dal giogo islamista. Ma, come le Sdf sottolineavano sabato, Deash c’è ancora. Sotto forma di capacità di reclutamento e di presa ideologica e sotto forma di cellule sparse sui territori siriano e iracheno. Ieri hanno colpito Manbij: un commando ha aperto il fuoco...