Internazionale
Attanasio, la verità di Kinshasa e quella dei ribelli ruandesi
La sua Africa Il gruppo accusato dal governo congolese nega e contrattacca. Silenzio dalla Monusco. In Italia è il triste giorno del rientro delle salme
I caschi blu della Monusco sul luogo in cui sono stati uccisi l’ambasciatore italiano e il carabiniere Vittorio Iacovacci – Ap
La sua Africa Il gruppo accusato dal governo congolese nega e contrattacca. Silenzio dalla Monusco. In Italia è il triste giorno del rientro delle salme
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 febbraio 2021
Il giorno dopo l’agguato nel nord-est della Repubblica democratica del Congo in cui hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, insieme al loro autista Mustapha Milambo, il ricordo di chi conosceva le vittime, le bandiere a mezz’asta, lo stringersi intorno alle famiglie ha fatto da preludio dolente al rientro in serata delle salme, con un volo di stato, all’aeroporto di Ciampino. A KINSHASA l’ufficio della presidenza ha diffuso ieri una prima ricostruzione di quanto accaduto sulla RN2 nei pressi di Goma. Gli aggressori «erano in 6, armati con 5 Kalashnikov e un machete». Avrebbero freddato...