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Attenti alla Stasi 2.0. Ci spia su web

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Intervista Dino Pedreschi, docente e ricercatore universo Big Data: «L’ombra digitale è idea suggestiva, ma la realtà parla di pochi soggetti che controllano i dati di tante persone»

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 28 giugno 2014
Una cifra immensa di zettabyte di dati, ovvero 1000 miliardi di gigabyte, trascorrono sul nostro pianeta trasportando e contenendo un numero smisurato di informazioni. Dati contenenti la volontà e il desiderio dell’essere umano nell’Era Digitale, che lo definiscono oppure lo trasformano in merce. Si tratta del Big Data, grande potenzialità conoscitiva o perigliosa trappola numerica per l’umanità intera. Durante il lancio milanese di Watch Dogs, Dino Pedreschi, docente presso il dipartimento di informatica dell’Università di Pisa e ricercatore pioneristico dell’universo Big Data, ci ha risposto ad alcune domande sull’argomento. Una questione fanta-filosofica, visto che la fantascienza, quando si parla di...

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