Alias Domenica

Atwood, speculative fiction eco-ambientalista

Atwood, speculative fiction eco-ambientalistaDa «Cremaster 3» (2002) di Matthew Barney

«L’altro inizio», si conclude la trilogia post-apocalittica di Margaret Atwood Pur proiettata in un cupo futuro, la narrazione evita ogni cliché «sf»: complessità di linguaggio e perversione pseudo-giocosa

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 9 novembre 2014
[Negli ultimi dieci anni Margaret Atwood ha lavorato a una complessa narrazione ‘eco-ambientalista’, di cui L’altro inizio (traduzione di Francesco Bruno, Ponte alle Grazie, pp. 550, euro 24,00) è il terzo e conclusivo volume. L’impresa è notevole non tanto per agevolezza di lettura quanto per pregnanza di sapienza scientifica e tecnologica; complessità di linguaggio – lirico per un verso e ibridizzato da registri di varia estrazione per un altro; distacco satirico che ricorda la perversione pseudo-giocosa di Jonathan Swift; e, ancora, per invenzione narrativa che, sia ben chiaro, non intende gareggiare con i materiali della science fiction: qui si rappresentano...

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