Visioni
«Aucune idée», la grinta irriverente e «da camera» di Cristoph Marthaler
Teatro Una Teoria di porte che si aprono e si chiudono, un condominio paradossale, dialoghetti che sfiorano il teatro dell'assurdo: al Bellini di Napoli
Foto di scena di Julie Masson
Teatro Una Teoria di porte che si aprono e si chiudono, un condominio paradossale, dialoghetti che sfiorano il teatro dell'assurdo: al Bellini di Napoli
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 25 settembre 2021
Gianfranco CapittaNAPOLI
Cristoph Marthaler è da molto tempo riconosciuto come uno dei maggiori maestri europei della regia. Ha realizzato diverse decine di spettacoli che sono stati acclamati in tutto il continente perché in modo molto personale e ferocemente critico, rileggevano e rappresentavano, ben oltre il senso letterale di «portare in scena», il patrimonio culturale comune: non solo il teatro, ma la stessa convivenza, i riti sociali e quelli familiari, i poteri economici e quelli del bon ton, insomma tutte le scale di valori impostesi lungo il ‘900. Trasformando e vivificando anche testi assai drammatici nell’uso comune, che scoprivano nuovi volti e significati...