Alias Domenica
Auden, non solo enigma interiore
Un volume di «Poesie scelte» di W.H. Auden, tradotte da M. Bocchiola e O. Fatica per Adelphi Precisione lirica e arguzia: di espressione raffinata, non è mai stato poeta per poeti
Paul Nash, «Landscape of the Vernal Equinox», 1943
Un volume di «Poesie scelte» di W.H. Auden, tradotte da M. Bocchiola e O. Fatica per Adelphi Precisione lirica e arguzia: di espressione raffinata, non è mai stato poeta per poeti
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 6 novembre 2016
W. H. Auden è sempre stato istintivamente un poeta che ha amato colloquiare con altri poeti, suoi contemporanei e del passato, e non proprio con le strategie intertestuali del ‘frammento’, promosse dal Modernismo e spesso fraintese, bensì con allusioni liberate nel linguaggio quotidiano, e soprattutto, a un altro livello, con un confronto esteso e ragionato con la parola di chi pratica il suo stesso mestiere (Gli irati flutti, Il mare e lo specchio, Lo scudo di Perseo, La mano del tintore…). Al contempo, benché spesso contestato in vita su più piani, incluso quello estetico (celebre il monito di Harold Bloom,...