Alias Domenica

Ausculto il mio corpo disintegrato: mancanza e desiderio

Ausculto il mio corpo disintegrato: mancanza e desiderioCarol Rama, Lusinghe, 2003, tecnica mista e incisione su carta foderata

Narrativa italiana La protagonista, che è voce narrante, causa incidente non ha più la terra sotto i piedi, letteralmente. E intreccia una riflessione letteraria e fisiologica: «La notte ha la mia voce», da Einaudi

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 16 luglio 2017
Desiderantur, o più estesamente aliquot lineae desiderantur era una formulare glossa filologica, oggi evocativa e plurisensa – ricomposizione, processo di individuazione… – nell’uso fattone da Sanguineti sulla soglia di Laborintus. Mancano alcune righe di testo, c’è una lacuna nella compagine del tessuto, fra le parole, nel corpo del testo. E se ne sente la mancanza, l’assenza immedicabile, tanto da istillarne nostalgia, desiderio. La perdita da cui muove La notte ha la mia voce (Einaudi «Stile Libero Big», pp. 176, € 16,50), il terzo, generoso romanzo di Alessandra Sarchi, è quella dell’interezza del corpo, o meglio della sua integrità percettiva. Alla...

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