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Autonomia differenziata, cacofonia di governo
Alla camera il 15 giugno abbiamo visto la ministra Carfagna battere un colpetto. Di più proprio non possiamo concedere per la sua risposta in question time ai deputati Conte e […]
La ministra per il Sud Mara Carfagna
Alla camera il 15 giugno abbiamo visto la ministra Carfagna battere un colpetto. Di più proprio non possiamo concedere per la sua risposta in question time ai deputati Conte e […]
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 giugno 2022
Alla camera il 15 giugno abbiamo visto la ministra Carfagna battere un colpetto. Di più proprio non possiamo concedere per la sua risposta in question time ai deputati Conte e Fassina, che ponevano interrogativi sui rischi derivanti per l’unità del paese dall’autonomia differenziata. L’approccio di Carfagna è in apparenza assai bellicoso. Pone tre «questioni imprescindibili»: livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e fondo perequativo tra regioni; abbandono del principio della spesa storica; pieno coinvolgimento del parlamento nel processo attuativo. Peccato che il primo sia un miraggio. Mentre il secondo e il terzo sono esplicitamente contraddetti dal testo della cosiddetta legge-quadro uscito...