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Autori in fuga dalle «fusioni» made in France
Express Editis, secondo gruppo editoriale di Francia, o più precisamente la sua casamadre, Vivendi, di proprietà dell’imprenditore (assai di destra) Vincent Bolloré, sarebbe sul punto di inghiottire il gruppo Lagardère, cui fa capo Hachette, il più importante marchio editoriale d’oltralpe e il terzo nel mondo
La sede di Editis
Express Editis, secondo gruppo editoriale di Francia, o più precisamente la sua casamadre, Vivendi, di proprietà dell’imprenditore (assai di destra) Vincent Bolloré, sarebbe sul punto di inghiottire il gruppo Lagardère, cui fa capo Hachette, il più importante marchio editoriale d’oltralpe e il terzo nel mondo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 30 giugno 2022
Qualcuno in Italia ricorda il caso Mondazzoli? In fondo non è passato molto tempo eppure come sembrano lontane le polemiche che nel 2015 hanno accompagnato l’acquisizione da parte del gruppo Mondadori (cioè Fininvest, cioè la famiglia Berlusconi) di quello che era stato il marchio arcirivale, Rizzoli, con i suoi vari satelliti. Strilli, strepiti, sbattimenti di porta. L’ombra del monopolio sull’editoria italiana. Il clamoroso addio di Umberto Eco a Bompiani (che apparteneva alla galassia rizzoliana e che in seguito sarebbe stata ceduta al gruppo Giunti) con la conseguente nascita di un nuovo marchio, La nave di Teseo. Solo sette anni, ma...