Internazionale
Avere trent’anni: startupper, artisti e precari a Yangon
Myanmar Tra spazi di coworking e nuove professioni, i racconti in presa diretta di chi prova a sfondare nell'«occasione della vita»
La carlinga di un aereo all'aeroporto di Yangon – Reuters
Myanmar Tra spazi di coworking e nuove professioni, i racconti in presa diretta di chi prova a sfondare nell'«occasione della vita»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 27 gennaio 2014
Ilaria BeniniYANGON
Zar Chi è un’aspirante startupper e ogni giorno non si sveglia più tardi delle 7. Da quasi un anno lavora come space manager nell’unico spazio di co-working di Yangon: Project Hub. Con gli affitti alle stelle, i black out e il costo straordinariamente esoso di Internet (anche 150 euro al mese) avere un ufficio dove rilassarsi e semplicemente lavorare non è affatto scontato. Zar Chi ogni mattina dal lunedì al venerdì prende il treno, un vecchissimo mezzo di epoca coloniale che percorre la circolare di Yangon. Anche se il treno viaggia a una velocità media di 15 km orari, con...