Alias Domenica
Avventure, lustrini e ritratti: con esprit
Francia e Inghilterra tra Sei e Settecento Il lavoro cinquantennale di Luigi Botta intorno alle «spoglie» dei due anarchici italiani, e un ricco repertorio visivo, tutto da studiare, da Grosz e Shahn fino al ciclo «pop» di Reggiani
Nicolas de Largillière, Ritratto di donna, forse Madame Claude Lambert de Thorigny (Marie Marguerite Bontemps), e una schiava, 1696, New York, The Metropolitan Museum of Art
Francia e Inghilterra tra Sei e Settecento Il lavoro cinquantennale di Luigi Botta intorno alle «spoglie» dei due anarchici italiani, e un ricco repertorio visivo, tutto da studiare, da Grosz e Shahn fino al ciclo «pop» di Reggiani
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 maggio 2020
Quando Voltaire, ormai molto anziano, incontrò il giovanissimo William Beckford: «Je dois tout à votre oncle, le conte Antoine Hamilton», sembra gli abbia confessato: «Devo tutto a vostro zio». E lo stesso Beckford, qualche anno più tardi, nella foga della composizione di Vathek, avvertendone la genuina felicità oltre l’inferno descritto: «Credo che il conte Hamilton mi sorriderà quando ci presenteranno in paradiso». Beckford – la lettera (25 aprile 1782) è all’orientalista Samuel Henley – si riferiva, senza dubbio, alle novelle arabeggianti Le Bélier o Les Quatres facardins, imitazioni parodiche dei racconti delle Mille e una notte che, nella traduzione di...