Alias Domenica
Azuma MU, mantra salmodiato
Alla Pinacoteca di Como una mostra dello scultore giapponese Kengiro Azuma Allievo a Milano di Marino Marini, nel suo antro di via Baldinucci realizzò su bronzo l’unità della scultura come specchio zen della mente
Kengiro Azuma, "MU 765 M", 1980, bronzo
Alla Pinacoteca di Como una mostra dello scultore giapponese Kengiro Azuma Allievo a Milano di Marino Marini, nel suo antro di via Baldinucci realizzò su bronzo l’unità della scultura come specchio zen della mente
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 15 maggio 2022
Lo scultore giapponese Kengiro Azuma (Yamagata 1926 – Milano 2016) La storia di Kengiro Azuma (una sua antologica è aperta, fino al 26 ottobre, nella Pinacoteca Civica di Como) sembra quella di Bodhidharma (440-528 d.C.), considerato il fondatore dello zen. Basta sostituire alla dottrina buddista la scultura, cambiare il nome del maestro (Marino Marini a Pranatara) che rende possibile la scoperta di un metodo per percorrere il cammino, il faticoso viaggio verso l’Italia a quello verso la Cina, il modo come veniva praticato l’insegnamento dell’arte nelle Università e il buddismo, l’impossibilità di comunicare con un imperatore privo dell’aureola di Dio,...