Alias Domenica

Bachelot, fotografia come umanesimo e oggetto

Bachelot, fotografia come umanesimo e oggettoDalla collezione Bachelot: Gilles Caron, Manifestation des catholiques – Londonderry, Irlande du Nord, agosto 1969

A Roma, Villa Medici Da Brassaï e Doisneau a Photo League, la collezione dei coniugi Bachelot, nella mostra di Sam Stourdzé, racconta le criticità sociali dal dopoguerra a oggi: con lo splendore delle stampe d’epoca

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 8 gennaio 2023
«Una collezione è una raccolta di storie», scrive Sam Stourdzé nel catalogo della mostra, aperta fino al 26 febbraio, Collection: 150 photographies de la collection Bachelot à la Villa Médicis, da lui curata all’Accademia di Francia a Roma, dove si è insediato come direttore da ormai circa due anni. E le storie di certo non mancano di palesarsi agli occhi del visitatore, a cominciare dalla storia della collezione stessa, raccolta messa insieme dai coniugi Florence e Damien Bachelot – fondatore, quest’ultimo, della società finanziaria Aforge Finance – cominciando quasi per caso da un’asta di stampe fotografiche organizzata da Hachette Filipacchi...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi