Internazionale
Baghdad promette giustizia per Reham e Tahseen, ma Bassora non si placa
Iraq Dopo l'uccisione di due leader della protesta, la città sciita è esplosa. Il primo ministro è andato a parlare con i manifestanti e ha licenziato i capi della polizia e dei servizi, ma le proteste proseguono
Reham Yacoub, alla testa di una marcia delle donne a Bassora
Iraq Dopo l'uccisione di due leader della protesta, la città sciita è esplosa. Il primo ministro è andato a parlare con i manifestanti e ha licenziato i capi della polizia e dei servizi, ma le proteste proseguono
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 25 agosto 2020
Mustafa al-Kadhimi, primo ministro iracheno, non ha perso tempo. Appena rientrato dagli Stati uniti, si è diretto a Bassora, martoriata città del sud a maggioranza sciita e tra i cuori del movimento di protesta che attraversa il paese dallo scorso ottobre. È andato a casa della famiglia di Reham Yacoub, giovane dottoressa, attivista femminista, uccisa lo scorso mercoledì da uomini armati non identificati. Ha porto le sue condoglianze e promesso di punire i colpevoli dell’omicidio, «non importa quanto tempo richiederà». La promessa l’ha ribadita di nuovo domenica, dopo un meeting con i ministri di interni e difesa, il capo locale...