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Bagnoli, fino all’ultima colata
Reportage L'area ex Italsider, che fu uno degli stabilimenti industriali più grandi d'Europa, è oggi ancora un rebus irrisolto: dalla dismissione agli investimenti a quel che resta della cultura operaia
Bagnoli nel 1935. (foto: Touring Club Italiano/Marka/Universal Images Group via Getty Images)
Reportage L'area ex Italsider, che fu uno degli stabilimenti industriali più grandi d'Europa, è oggi ancora un rebus irrisolto: dalla dismissione agli investimenti a quel che resta della cultura operaia
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 6 luglio 2024
Massimo CongiuNAPOLI
Gli impianti industriali ormai dismessi da decenni stanno sempre lì. Sembrano quasi scheletri di creature preistoriche che giganteggiano nel silenzio del tempo, testimonianza di un altro mondo, di un’era lontana. Stanno lì, in un’ampia area a poca distanza dal mare, a testimonianza di una passata civiltà, cominciata all’alba del XX secolo, nel 1906, per la precisione, anno in cui venne intrapresa la costruzione del centro siderurgico. Lo stabilimento, uno dei più grandi d’Europa, sorse per sfruttare i benefici della legge speciale per Napoli del 1904 e sarebbe entrato in funzione, a tutti gli effetti, sei anni dopo, dando lavoro a...