Visioni
Bakri, sogno ancora una vita diversa e senza occupazione
Cinema Il regista palestinese è di nuovo sotto processo per il suo film «Jenin Jenin». «Ogni attacco militare di Israele ai palestinesi è una punizione «totale». Col mio lavoro vorrei rendere gli israeliani più consapevoli»
Mohammed Bakri
Cinema Il regista palestinese è di nuovo sotto processo per il suo film «Jenin Jenin». «Ogni attacco militare di Israele ai palestinesi è una punizione «totale». Col mio lavoro vorrei rendere gli israeliani più consapevoli»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 17 ottobre 2018
Giovanna BrancaROMA
Sedici anni fa Mohammed Bakri varcava di nascosto i «confini» chiusi del campo profughi palestinese di Jenin, in Cisgiordania, per filmare la devastazione lasciata dall’operazione militare israeliana Scudo difensivo, in seguito alla quale la città è stata tagliata fuori dal mondo per settimane. «All’epoca ero considerato un uomo di pace, che parlava della possibilità di vivere insieme senza occupazione. Credevo che quel film avrebbe potuto cambiare le cose – racconta Bakri – Ero molto ingenuo, ma non avrei mai immaginato le reali conseguenze di quella scelta». Jenin Jenin – questo il titolo del documentario nato dalle immagini «clandestine» di Bakri...