Alias Domenica
Baldini, lo sguardo dialettale come scacco al neocapitalismo
Due volumi a più voci per il poeta e scrittore di Santarcangelo Automobile feticcio e totem moderno, società affluente, critica delle merci: un Lello Baldini giornalista da riscoprire nella Milano anni sessanta
Una scena anni sessanta – webmandesign.eu
Due volumi a più voci per il poeta e scrittore di Santarcangelo Automobile feticcio e totem moderno, società affluente, critica delle merci: un Lello Baldini giornalista da riscoprire nella Milano anni sessanta
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 aprile 2016
Poco o nulla si sapeva finora della preistoria di Raffaello Baldini detto Lello (1924-2005) se non che dopo l’apprendistato nella natìa Santarcangelo (al «Circolo del giudizio», con Tonino Guerra, Nino Pedretti, Gianni Fucci, nume tutelare il grande antichista Augusto Campana) egli si fosse trasferito a Milano per fare il giornalista, dal ’68 a «Panorama», mestiere che peraltro esercitava con uno scrupolo professionale almeno pari al riserbo con cui dissimulava o, stando alla parola dei colleghi addirittura nascondeva, una produzione poetica emersa molto tardi (il primo fascicolo in santarcangiolese, E’ solitèri, esce da Galeati di Imola solo nel 1976) ma sommatasi...