Internazionale
Banksy, per non dimenticare Gaza
Margine Protettivo In incognita, come sempre, il writer più famoso al mondo ha firmato quattro graffiti e girato un video tra le macerie di Gaza, sei mesi dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. «Se ci disinteressiamo del conflitto tra i forti e i deboli, ci mettiamo dalla parte dei forti, non siamo neutrali».
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/02/27/gaza1 – AFP
Margine Protettivo In incognita, come sempre, il writer più famoso al mondo ha firmato quattro graffiti e girato un video tra le macerie di Gaza, sei mesi dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. «Se ci disinteressiamo del conflitto tra i forti e i deboli, ci mettiamo dalla parte dei forti, non siamo neutrali».
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 28 febbraio 2015
Michele GiorgioGERUSALEMME
È tornata in Palestina la bambina attaccata ai palloncini che vola in alto per superare il Muro costruito da Israele in Cisgiordania. A sei mesi esatti dal cessate il fuoco tra Hamas e Israele, Banksy, invisibile come sempre, ha lasciato il suo segno per dirci che non dobbiamo dimenticare Gaza, che dobbiamo schierarci con l’oppresso perchè dichiararsi neutrali significa mettersi dalla parte del’oppressore. Per questo viaggio tra le macerie della Striscia, dove il più famoso writer del mondo ha dipinto quattro graffiti, Banksy ha scelto, attraverso il video che ha girato, di presentarsi come una sorta tour operator per invitare...