Cultura

Barcellona, romanzo e fuochi d’artificio

Barcellona, romanzo e fuochi d’artificioJosep Maria de Sagarra ritratto da Francesc Català-Roca negli anni Cinquanta mentre sfoglia le riviste in un chiosco della Rambla

Inediti «Vita privata», pubblicato nella collana Mediterraneo di Crocetti. Lo scrittore e drammaturgo Josep Maria de Sagarra tracciò nel 1932 le coordinate della città «scritta». Un’opera monumentale, una sorta di classico della narrativa non solo catalana, ma europea. L’autore fu protagonista della vita mondana e notturna della metropoli che, tra palazzi e bordelli, club esclusivi e quartieri piccolo borghesi, feste e vicoli, gli fornì molti spunti. Con la decadenza della sua stessa classe, l’aristocrazia, scelse di descrivere la crisi e il passaggio dalla dittatura corrotta e liberticida di Primo de Rivera al mondo nuovo annunciato dalla Seconda Repubblica

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 gennaio 2023
Nomi come quelli di Mercé Rodoreda, Eduardo Mendoza, Juan Marsé, Manuel Vázquez Montalbán, scrittori di riconosciuta qualità letteraria, oppure di Alicia Giménez Bartlett e Carlos Ruiz Zafón, abili produttori di best-seller, sono da tempo familiari al pubblico italiano grazie a un consistente numero di traduzioni che li hanno collocati nelle nicchie frequentate dai lettori forti, o piazzati ai primi posti delle classifiche. Differentissimi tra loro, tanto da offrire a chi legge un ampio ventaglio di temi, stili e generi, hanno tuttavia qualcosa in comune: tutti hanno contribuito alla costruzione di una Barcellona «scritta», al punto che le loro opere vengono...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi