Bardotti, pensieri e parole

Si scrive «Sergio Bardotti», s’è compresa in un nome e un cognome una vita sbrigata in fretta, tra il ’39 e il 2007, sessantotto anni di corsa, perché c’era da fare parecchio. C’era da mettere assieme versi, traduzioni (o «transcreazioni», come si precisa qui) che non fossero «tradimenti», secondo la vulgata classica della parola, o che lo fossero talmente tanto da ri-costruire un senso possibile, vedi alla voce Chico Buarque de Hollanda o Vinicius De Moraes, viaggi pariteticamente espressivi in un’altra lingua. E produzioni, perché l’occhio e l’orecchio del produttore contano, eccome. Sergio Bardotti è stato molto più che la...