Pierre Subleyras (bottega), ritratto di Giuseppe Baretti, 1745, Torino, Palazzo Madama
Alias Domenica
Baretti, un sulfureo lettore appassionato, refrattario al proprio tempo
Protagonisti del Settecento Un volume collettaneo Marsilio, a cura di Daniela Marcheschi, colloca lo spirito indocile e la natura bifronte di Giuseppe Baretti giornalista e scrittore nel quadro plurilinguistico della Weltliteratur
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 15 maggio 2022
L’immagine vulgata di Giuseppe Baretti (Torino 1719-Londra 1789) sta nella tela di Sir Joshua Reynolds che ritrae cinquantacinquenne l’indubbio antesignano della critica letteraria italiana seduto in poltrona, il corpo massiccio e la giacca che richiama i capelli ancora marroni mentre sta leggendo un volumetto in sedicesimo con gli occhi socchiusi e vicinissimi alla pagina, segno di una forte miopia. Diverso è il profilo attribuito alla bottega di Pierre Subleyras (la tela è in Palazzo Madama a Torino), che sorprende a leggere distrattamente un uomo ben più giovane, giacca di velluto e tanto di parrucca aristocratica, ora nella copertina del volume...