Italia
Bargi, l’acqua sale: poche speranze di trovare i dispersi
Lavoro sommerso Sommozzatori e droni acquatici alla ricerca dei quattro lavoratori rimasti bloccati nelle viscere della centrale Enel dopo l’esplosione di martedì. Un ex operaio: «Le porte a quei livelli non sono ermetiche, l’acqua può penetrare ovunque»
La centrale di Bargi – Ansa
Lavoro sommerso Sommozzatori e droni acquatici alla ricerca dei quattro lavoratori rimasti bloccati nelle viscere della centrale Enel dopo l’esplosione di martedì. Un ex operaio: «Le porte a quei livelli non sono ermetiche, l’acqua può penetrare ovunque»
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 11 aprile 2024
Giuditta Pellegrini CAMUGNANO
Lo specchio calmo del lago di Suviana non lascia intravedere la tragedia che ancora oggi vi si sta consumando sotto. All’indomani dell’esplosione che ha provocato l’incendio all’interno della centrale elettrica di Enel Green Power di Bargi, non conosce sosta la ricerca dei dispersi. Mentre cresce la tensione per il tempo che passa e l’acqua, che continua a salire al piano meno 9 del complesso, si cercano Paolo Casiraghi, 59 anni, milanese; il padovano Adriano Scandellari di 57 anni; Alessandro D’Andrea, 37enne di Pontedera; Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni. Tutti erano impiegati all’interno dell’edificio. La speranza, fino a ieri mattina,...