Cultura
Baruchello, un alfabeto mentale per indagare il mondo
Mostre «Gianfranco Baruchello. Primo Alfabeto» nella galleria milanese MassimoDeCarlo: 22 opere dell’artista, tra il 1959 e il 1963, selezionate da Carla Subrizi e Maria Alicata. Fino al 22 marzo
dalla mostra Primo alfabeto, MassimoDeCarlo, Milano
Mostre «Gianfranco Baruchello. Primo Alfabeto» nella galleria milanese MassimoDeCarlo: 22 opere dell’artista, tra il 1959 e il 1963, selezionate da Carla Subrizi e Maria Alicata. Fino al 22 marzo
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 5 marzo 2024
Giuseppe FrangiMILANO
Nel 1959 Gianfranco Baruchello aveva deciso di lasciare l’azienda biomedica che dirigeva per dedicarsi a tempo pieno all’arte. Non era più giovanissimo con i suoi 35 anni, ma lo muoveva un’urgente consapevolezza. «Ho ragione di temere», scriveva infatti l’artista, «che manchi oggi all’uomo l’alfabeto con il quale formulare un nuovo linguaggio dell’indagine… Questo linguaggio non è nato… ma è inevitabile che venga faticosamente preannunciato». In forza di questa consapevolezza l’artista di origini livornesi aveva messo in cantiere in quello stesso 1959 un’opera fondativa del suo percorso. IL TITOLO È QUASI TAUTOLOGICO Primo alfabeto. Si tratta di una grande carta montata...