Cultura
«Basta manoscritti», il gran rifiuto di Gallimard
Express Nella pandemia sono cresciute, sui tavoli degli editori, le pile testi degli esordienti speranzosi. Ma il paradosso è che in Francia c'è invece un calo nelle abitudini di lettura, soprattutto nella fascia tra i 15 e i 34 anni
Henri Matisse, «Marguerite lisant son livre», 1906
Express Nella pandemia sono cresciute, sui tavoli degli editori, le pile testi degli esordienti speranzosi. Ma il paradosso è che in Francia c'è invece un calo nelle abitudini di lettura, soprattutto nella fascia tra i 15 e i 34 anni
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 15 aprile 2021
Certo, fra le conseguenze del Covid-19 questa non è la più grave. Eppure, non è possibile non pensare con comprensione a tutti coloro che, nelle case editrici, si occupano di smistare e vagliare le proposte in arrivo e che negli ultimi mesi si sono visti travolgere dalla massa di parole prodotte dalla forzata clausura della pandemia. Nessuna meraviglia, quindi, che qualcuno abbia detto: basta. Lo ha fatto pubblicamente, sia pure con il distacco appropriato per lo stile della maison, l’editore Gallimard che all’inizio di aprile, nella pagina dei contatti del suo sito, ha aggiunto due righe eloquenti: «Date le circostanze...