Lavoro

«Basta scontrini, vogliamo un lavoro»

«Basta scontrini, vogliamo un lavoro»La protesta degli "scontrinisti", ieri davanti alla Biblioteca nazionale – Marco Merlini/Archivio Cgil

Biblioteca nazionale In piazza dopo il licenziamento via sms. Gli «scontrinisti» non si arrendono: sit-in con Cgil, Usb e la sinistra per avere giustizia. Il sistema dei volontari a rimborso anche all’Archivio di Stato: tre ex lavoratrici hanno fatto causa

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 26 maggio 2017
«Anni e anni passati a raccogliere scontrini. E poi ci hanno licenziato da un momento all’altro, con un sms alle dieci di sera». Gli «scontrinisti» non si arrendono: il ministero dei Beni culturali e la Biblioteca nazionale, nascondendosi dietro il paravento dell’associazione Avaca, li hanno messi alla porta dopo averli fatti lavorare con il sistema umiliante dei rimborsi spese. E dopo la loro cacciata, lunedì scorso, i servizi agli utenti sono stati dimezzati, come testimoniano alcuni dipendenti interni della biblioteca – iscritti alla Cgil e alla Usb – che erano con loro al presidio di ieri davanti alla biblioteca. Una...

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