Alias Domenica
Bateson, un prototipo dei riti di inversione
Pensiero universalista Scritto a metà degli anni ’30, un classico dell’antropologia, che studia il simbolismo del travestimento presso gli Iatmul, cacciatori di teste della Nuova Guinea: «Naven», da Cortina
Scultura Iatmul raccolta da Mack Wallace Ruff in Papua Nuova Guinea nel 1960 (coll. privata)
Pensiero universalista Scritto a metà degli anni ’30, un classico dell’antropologia, che studia il simbolismo del travestimento presso gli Iatmul, cacciatori di teste della Nuova Guinea: «Naven», da Cortina
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 8 gennaio 2023
Naven è uno di quei termini indigeni – come mana, potlach o hau – divenuti famosi in antropologia perché, pur provenendo da una singola e specifica cultura, hanno finito per essere usati come concetti generali. Così il mana definisce una forza mistica impersonale, il potlach una forma di dono dissipativo, lo hau lo «spirito della cosa donata». In quanto al naven, si tratta di un rito di travestismo (gli uomini si vestono da donna, le donne da uomo) che celebra il primo compimento di un’impresa importante da parte di una ragazza o un ragazzo. Lo ha studiato negli anni ’30...