Internazionale

Battaglia nel deserto egiziano, uccisi 53 poliziotti

Battaglia nel deserto egiziano, uccisi 53 poliziottiL'esercito egiziano nella Penisola del Sinai – LaPresse

Egitto Si allargano a macchia d’olio i gruppi jihadisti, legati a reti internazionali o operativi a livello regionale. Compiono attentati nel cuore delle città egiziane e lungo la costa così come in Sinai e ai confini del deserto. E la dura campagna militare di al-Sisi ha avuto come principale target e vittima non le reti jihadiste ma la società civile e le comunità dimenticate

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 22 ottobre 2017
Il bilancio della battaglia di Wahat è devastante: un’intera notte di scontri a fuoco, 53 (forse 54) poliziotti uccisi e il timore non confermato di alcuni agenti presi in ostaggio. Non ci troviamo, come si potrebbe pensare, nella Penisola del Sinai, divenuta ormai sinonimo di stato di emergenza e gruppi islamisti radicali. Ma nell’oasi di Bahariya, nel governatorato di Giza, 370 chilometri a sud ovest del Cairo. Terra che lambisce il deserto occidentale egiziano e il jihadismo: è qui che inizia la zona di operatività dei Soldati del Califfato, milizia legata allo Stato Islamico e responsabile dei più brutali attacchi...

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