Bce, l’addio di Draghi un’eredità scomoda nella crisi che incombe
Il ritratto Il primo novembre Mario Draghi lascia la presidenza della Banca Centrale Europea all'ex Fmi Christine Lagarde: «Porterò questa esperienza con me. È ancora presto per dire quanto tutto questo si rifletterà internamente». Storia degli otto anni di un mandato che hanno cambiato la Banca Centrale Europea e di un banchiere che ha usato il potere performativo della parola per restituire ai mercati la loro illusione: l'equilibrio. Gli acquisti dei titoli ripartiranno con un ritmo da 20 miliardi di euro al mese. Il rilancio della politica monetaria accomodante e i suoi problemi
Il ritratto Il primo novembre Mario Draghi lascia la presidenza della Banca Centrale Europea all'ex Fmi Christine Lagarde: «Porterò questa esperienza con me. È ancora presto per dire quanto tutto questo si rifletterà internamente». Storia degli otto anni di un mandato che hanno cambiato la Banca Centrale Europea e di un banchiere che ha usato il potere performativo della parola per restituire ai mercati la loro illusione: l'equilibrio. Gli acquisti dei titoli ripartiranno con un ritmo da 20 miliardi di euro al mese. Il rilancio della politica monetaria accomodante e i suoi problemi