Lavoro
Bekaert «arrogante», non ritira i 318 licenziamenti (e il manager belga ride)
Tavolo al Mise Duro il ministro Di Maio: gli faremo pubblicità negativa La Fiom: così non si può trattare. Inapplicabile il decreto Dignità sulle delocalizzazioni: la multinazionale non ha preso contributi pubblici
Il lavoratori della Bekaert di Figline (Firenze)
Tavolo al Mise Duro il ministro Di Maio: gli faremo pubblicità negativa La Fiom: così non si può trattare. Inapplicabile il decreto Dignità sulle delocalizzazioni: la multinazionale non ha preso contributi pubblici
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 luglio 2018
Nessuna marcia indietro, nemmeno la sospensione chiesta dal ministro Di Maio. Appena tradotta la richiesta il manager belga vicepresidente per l’Europa e Sud Asia della Bekaert Stijn Vanneste ha risposto con un risolino: «No, quando chiudere lo decidiamo noi». La multinazionale belga che nel 2014 ha comprato da Pirelli lo stabilimento di Figline ha deciso di confermare i 318 licenziamenti. Al tavolo di crisi al ministero dello Sviluppo economico i manager hanno ribadito che «la posizione competitiva del sito è sotto pressione e non è stato possibile generare una performance finanziariamente sostenibile». In realtà la produzione degli scheletri degli pneumatici...