Europa
Belgio spaccato a metà. I Verdi sognano Bruxelles
Verso il voto europeo, federale e regionale Spaccatura fra il nord consevatore ed il sud, economicamente fragile, roccaforte dei socialisti. Gli ecologisti potrebbero conquistare la capitale. In crescita il partito d’estrema destra Vlaams belang, alleato di Salvini, ai danni dei nazionalisti fiamminghi dell’N-va che resterebbe comunque primo partito
Zakia Khattabi e Jean-Marc Nollet lanciano la campagna dei Verdi del Belgio
Verso il voto europeo, federale e regionale Spaccatura fra il nord consevatore ed il sud, economicamente fragile, roccaforte dei socialisti. Gli ecologisti potrebbero conquistare la capitale. In crescita il partito d’estrema destra Vlaams belang, alleato di Salvini, ai danni dei nazionalisti fiamminghi dell’N-va che resterebbe comunque primo partito
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 maggio 2019
Gabriele AnnicchiaricoBRUXELLES
Anche il Belgio si prepara alla tornata elettorale del 26 maggio con un triplo scrutinio: europeo, federale e regionale. Il paese si appresta a certificare una profonda spaccatura fra il nord di lingua fiamminga, motore economico del paese, dove dominano i partiti conservatori, ed il sud, economicamente più fragile, di lingua francofona, roccaforte del partito socialista. L’onda verde (gli Ecolo nella comunità francofona e i Groen per quella fiamminga) potrebbe travolgere invece la città di Bruxelles, dove gli ecologisti sono accreditati del 22 % dei consensi e pronti a imporsi come prima forza politica della capitale. In calo i partiti...