Alias
bell hooks, Maria Nadotti, elogio del margine
Libri Raccolta di saggi politico-sociali su questioni di genere e segregazione razziale, torna in libreria da Tamu «Elogio del margine» dell'autrice americana, insieme a «Scrivere al Buio», libro-intervista degli anni novanta
bell hooks, pseudonimo di Gloria Jean Watkins
Libri Raccolta di saggi politico-sociali su questioni di genere e segregazione razziale, torna in libreria da Tamu «Elogio del margine» dell'autrice americana, insieme a «Scrivere al Buio», libro-intervista degli anni novanta
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 14 novembre 2020
«Se devo raccontarti di me, debutta bell, sarà meglio che tu mi dica di te, altrimenti come faccio a sapere con chi parlo. Prima di cominciare questa intervista dobbiamo conoscerci, stabilire una relazione tra noi». È Maria Nadotti che scrive, è il 1996, Nadotti e bell hooks si incontrano per la prima volta a New York, Greenwich Village, per le strade e i bar di un quartiere di artisti e intellettuali prevalentemente bianco, e al tavolo tondo della casa di hooks. Ne esce un dialogo a due profondo, una conversazione che accoglie il pensiero di entrambe, lucido e meditato, domande...