Italia
Bello ciao, addio al don
Genova L’Italia degli ultimi, quella che resiste, saluta il fondatore della comunità di san Benedetto al Porto. Ma la sua eredità vive
I funerali di don Andrea Gallo – Aleandro Biagianti
Genova L’Italia degli ultimi, quella che resiste, saluta il fondatore della comunità di san Benedetto al Porto. Ma la sua eredità vive
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 26 maggio 2013
Angelo MastrandreaINVIATO A GENOVA
La rivincita di don Andrea Gallo si consuma alle 11,45 di una mattina piovosa e fredda che riporta indietro Genova di due stagioni. Il feretro è entrato dall’ingresso della chiesa del Carmine, gremita da ore, la stessa dalla quale il «prete da marciapiede», come amava definirsi, era uscito 43 anni orsono: cacciato dall’allora arcivescovo Siri a causa delle sue omelie «rivoluzionarie», del suo parlare senza peli sulla lingua, del suo operare senza assoggettarsi acriticamente ai dogmi, semmai tenendo insieme il Vangelo e la Costituzione, i sacri testi e Carlo Marx. Gallo sarebbe stato contento di questo riconoscimento postumo, mi aveva...