Cultura
Ben Vautrier, nel segno anarchico di Fluxus
Addii Se ne va, suicida a Nizza, dopo la morte dell'amata moglie Annie, l'artista che aveva fondato il Magasin de Ben, un bazar zeppo di vinili, alambicchi, pannelli pubblicitari, scritte e centinaia di objets trouvés accatastati uno sull’altro dove ognuno poteva andare a scambiare idee, chiacchierare, esibirsi. Aveva fatto della parola il suo brand
Ben Vautrier – Foto Ansa
Addii Se ne va, suicida a Nizza, dopo la morte dell'amata moglie Annie, l'artista che aveva fondato il Magasin de Ben, un bazar zeppo di vinili, alambicchi, pannelli pubblicitari, scritte e centinaia di objets trouvés accatastati uno sull’altro dove ognuno poteva andare a scambiare idee, chiacchierare, esibirsi. Aveva fatto della parola il suo brand
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 6 giugno 2024
«Non hai notato? piangono tutti. Chi? artisti, commercianti ma non i collezionisti soprattutto non i tirchi», ha scritto Ben nella sua ultima newsletter la settimana scorsa quasi come una premonizione. Ben, Ben Vautier, uno degli artisti più sovversivi, spavaldi e anarchici del Fluxus – il gruppo transnazionale nato nel 1959 dalla mente e dalle mani di George Maciunas – si è sparato un colpo di pistola ieri mattina nella sua casa di Nizza all’età di 88 anni. Il giorno prima, martedì, la moglie Annie è morta improvvisamente di ictus e Ben, disperato, non ha voluto interrompere la felicità di un’unione...