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Bene comune perché con il virus siamo in «condivisione»
Covid e vaccino Se comprendiamo ciò che ci unisce al virus come parte del vivente, e che è per colpa nostra se la sua esistenza un tempo confinata in certi biomi oggi invasi da noi, lo ha costretto a migrare nei nostri polmoni (spillover), allora forse da questa pandemia potremmo veramente trarre un nuova consapevolezza
Ricerca scientifica sul vaccino. – LaPresse
Covid e vaccino Se comprendiamo ciò che ci unisce al virus come parte del vivente, e che è per colpa nostra se la sua esistenza un tempo confinata in certi biomi oggi invasi da noi, lo ha costretto a migrare nei nostri polmoni (spillover), allora forse da questa pandemia potremmo veramente trarre un nuova consapevolezza
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 novembre 2020
Nei tragici giorni della pandemia si fa strada quella che appare essere la soluzione definitiva al problema Covid 19: il vaccino. Si moltiplicano così le petizioni che ne chiedono l’utilizzo come «bene comune» affinché la distribuzione raggiunga tutti coloro i quali ne hanno bisogno, dunque potenzialmente almeno il sessanta per cento della popolazione mondiale. Ma la sfida dell’accesso equo a questo «bene comune» urta contro due questioni che vanno affrontate e risolte: la prima è la definizione stessa di «bene comune», la seconda la normativa del Wto (Word Trade Organisation) che garantisce i Diritti di Proprietà Intellettuale ai produttori del...