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Beni comuni in borsa

Beni comuni in borsaGenova – Davide Gentile

Nuova finanza pubblica Il pacchetto 12 dello "Sblocca Italia" contiene l'obbligo per i comuni di quotazione in borsa dei servizi pubblici locali. Ancora una volta il veicolo finanziario è la Cassa Depositi e Prestiti. L'Anci di Fassino è d'accordo. E se i sindaci di buona volontà uscissero dall'Anci per fondare un'associazione dei comuni più vicina ai voleri (referendari) dei cittadini?

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 30 agosto 2014
Renzi peggio di Berlusconi. Se quest’ultimo, non più tardi di due mesi dalla straordinaria vittoria referendaria sull’acqua del giugno 2011, aveva provato a rimettere in campo l’obbligatorietà della privatizzazione dei servizi pubblici locali (bocciata l’anno dopo dalla Consulta), Renzi con il «pacchetto 12» contenuto nello «Sblocca Italia» fa molto di più. Questa volta non si parla «solo» di privatizzazione, bensì di obbligo alla quotazione in Borsa: entro un anno dall’entrata in vigore della legge, gli enti locali che gestiscono il trasporto pubblico locale o il servizio rifiuti dovranno collocare in Borsa o direttamente il 60%, oppure una quota ridotta, a...

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