Alias Domenica
Benjamin, ermeneutica del vissuto
Novecento tedesco Il viaggio in Italia, il «Diario moscovita», «Cronaca berlinese», «Infanzia berlinese»... Da Neri Pozza gli «Scritti autobiografici»
Nella foto di Willy Römer: Berlino, Königsplatz mit Kroll-Oper, Siegessäule, Bismarck- -Nationaldenkmal im Winter, 1912, Berlino, SMB
Novecento tedesco Il viaggio in Italia, il «Diario moscovita», «Cronaca berlinese», «Infanzia berlinese»... Da Neri Pozza gli «Scritti autobiografici»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 luglio 2019
«C’è un fossato, e io ci cado dentro cercando di saltarlo; quando riesco finalmente ad arrampicarmi e uscire, gli altri sono spariti». È il 1911, Benjamin intraprende con un gruppo di amici un viaggio che lo porterà dapprima in Svizzera, poi sul Lago Maggiore e infine a Venezia. Cadere nel fossato e rialzarsi per poi scoprire di avere perso i contatti con il mondo. In questa frase scritta nel diario di quel viaggio c’è forse il destino del Walter Benjamin filosofo, ma ancor più dell’uomo a cui non faceva difetto la socialità sebbene spesso si sentisse tradito da quegli amici...