Cultura
Benvenuti, attenzione agli sconfinamenti
Intervista L’artista di Malaga Rogelio López Cuenca spiega «A quel paese», la sua prima retrospettiva in Italia (a cura di Anna Cestelli Guidi) presso l'Accademia di Spagna, alla Fondazione Baruchello e nelle strade romane. «Nella dimensione quotidiana, il 'panorama mozzafiato' di una città nasconde sempre violenza di classe, di genere, razzismo, colonialismo»
«Benvenuti» – Foto di Juan Baraja
Intervista L’artista di Malaga Rogelio López Cuenca spiega «A quel paese», la sua prima retrospettiva in Italia (a cura di Anna Cestelli Guidi) presso l'Accademia di Spagna, alla Fondazione Baruchello e nelle strade romane. «Nella dimensione quotidiana, il 'panorama mozzafiato' di una città nasconde sempre violenza di classe, di genere, razzismo, colonialismo»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 27 maggio 2021
All’inizio, di fronte a quel cartello disorientante, si pensa di aver letto male un’indicazione stradale, di averla rivisitata con troppa fantasia. Invece, è proprio così: in un angolo panoramico del Gianicolo, è apparso d’improvviso un Paesaggio con caduta di Icaro. A seminare messaggi fuorvianti e a giocare liberamente con il linguaggio imprigionato nel senso comune, è l’artista di Malaga Rogelio López Cuenca che con la mostra A quel paese sbarca per la prima volta con una retrospettiva in Italia, presso l’Accademia di Spagna a Roma (a cura di Anna Cestelli Guidi, fino al 27 giugno). La sua città natale lo...