Politica

Beppe Grillo non vuole passare per garantista

Beppe Grillo non vuole passare per garantista

«Non aspettiamo il terzo grado di giudizio. Nel Movimento 5 Stelle già al primo grado si prevede l’espulsione degli eletti indagati». «Chi ha una condotta, un comportamento politico o sociale riprovevole, a prescindere dall’esito di un procedimento penale, sarà sanzionato, nei casi più gravi cacciato»

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 5 gennaio 2017
Il Movimento 5 Stelle continua ad arrovellarsi attorno a regole, codici e tribunali più o meno metaforici. Intanto per la questione del codice sui procedimenti giudiziari. Perché, nonostante i richiami alla Costituzione, Beppe Grillo non ci sta proprio a passare per un garantista. Ecco dunque che, all’indomani del polverone sulle giurie popolari contro i giornalisti e incassata a stragrande maggioranza la ratifica della normativa interna sui procedimenti giudiziari, torna sul tema per allontanare ogni sospetto di aver allentato la sorveglianza verso i propri eletti. Un messaggio che pare destinato ai militanti confusi e agli attacchi che vengono dai dissidenti. Per...

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