Alias Domenica
Berger, intensità critica della forma-taccuino
Lorenzo Mari, "Il taccuino dell’intellettuale. Disegno e narrazione nell’opera di John Berger", Mimesis Il saggio indica nella modalità «intermediale» testo/immagine propria all’intellettuale inglese il mezzo più idoneo per penetrare le figure e il «dolore» del reale
Fred Williams, "John Berger", 1952, Melbourne, National Gallery of Victoria
Lorenzo Mari, "Il taccuino dell’intellettuale. Disegno e narrazione nell’opera di John Berger", Mimesis Il saggio indica nella modalità «intermediale» testo/immagine propria all’intellettuale inglese il mezzo più idoneo per penetrare le figure e il «dolore» del reale
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 ottobre 2020
Come insegna lo studioso americano W. J. Thomas Mitchell nel suo Picture Theory, un fatto ineludibile della contemporaneità è il rapporto esistente fra testo e immagine. Questa relazione è stata spesso sacrificata su di una pacificata comparazione basata esclusivamente sulla similitudine, la somiglianza e l’analogia. Mitchell ricorda che essa in realtà si gioca più sovente su di un campo agonico, di contesa. «La differenza può essere altrettanto importante della similitudine, l’antagonismo altrettanto cruciale della collaborazione, la dissonanza e la divisione del lavoro altrettanto interessanti dell’armonia e della fusione delle funzioni». Queste riflessioni trovano un ulteriore e peculiare sviluppo nello studio...