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Berlusconi e Draghi il caso unico di due autocandidature
Quirinale Sull’anomalia rappresentata da un’eventuale ascesa al Colle del Cavaliere poco c’è da aggiungere al molto che a proposito del leader di Forza Italia è stato detto e scritto negli ultimi trent’anni
Quirinale Sull’anomalia rappresentata da un’eventuale ascesa al Colle del Cavaliere poco c’è da aggiungere al molto che a proposito del leader di Forza Italia è stato detto e scritto negli ultimi trent’anni
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 15 gennaio 2022
Sul tavolo delle trattative per l’elezione del Presidente della Repubblica risaltano due autocandidature (fatto di per sé inedito nella nostra storia repubblicana). La prima candidatura è quella esplicita di Silvio Berlusconi; la seconda è quella implicita, ma non per questo meno evidente, dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi. Qualunque sia l’esito di questa “guerra dei nonni” (per riprendere il fulminante titolo del manifesto), essa pone urticanti dinamiche istituzionali. Le due autocandidature pongono il nostro Paese di fronte a torsioni che è utile riproporre davanti all’opinione pubblica in questo scorcio di “campagna elettorale” quirinalizia. Sull’anomalia rappresentata da un’eventuale ascesa al Colle...