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Bianchi Bandinelli: il Maestro dei Daci morenti, postcoloniale

Bianchi Bandinelli: il Maestro dei Daci morenti, postcolonialeMaestro delle Imprese di Traiano, fregio della Colonna Traiana, Roma, part. con il suicidio di Decebalo, II sec. d. C.

Folgorazioni: Ranuccio Bianchi Bandinelli / Colonna Traiana, Roma Si accostava all’arte antica sentendola non meno vicina di Giotto o Raffaello alla tradizione italiana. Suo cavallo di battaglia fu lo scultore del fregio della Colonna Traiana, di cui rimarcò la "pietas" verso i vinti, una sorta di dissidenza dall’ideologia imperiale

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 30 agosto 2020
Ranuccio Bianchi Bandinelli nel terrazzo della sua casa romana di via Arenula, fine anni sessanta   Altri tempi, quando alla Rai si vedeva in prima serata un programma intelligente come Io e… di Anna Zanoli. A ogni puntata, un personaggio significativo sceglieva un’opera d’arte, e la conversazione finiva con l’illuminare sia l’invitato che il suo artista preferito. Si vide allora Guttuso parlare della Morte di Marat di David il 15 marzo 1972, un anno e mezzo prima di rimaneggiare quel quadro amatisimo per denunciare la morte del suo amico Pablo Neruda. Si vide Pasolini muoversi fra Orte e Sabaudia parlando...

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