Lavoro

Biancoforno, diritti negati e sindacalista querelata

Biancoforno, diritti negati e sindacalista querelataGiovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil

Padroni delle ferriere Nell'azienda di prodotti dolciari in provincia di Pisa i 200 addetti costretti ad aspettare via whatsapp i turni, e non possono fare assemblee in fabbrica. Alle proteste della Flai Cgil la proprietà risponde denunciando per diffamazione la segretaria provinciale Natasha Merola. Il segretario generale Giovanni Mininni: "Se non ritirano la denuncia la protesta andrà avanti a oltranza, lì ci sono condizioni di lavoro ottocentesche"

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 28 maggio 2024
“Lui pensa di essere proprietario non solo della fabbrica e degli impianti, ma anche degli operai. Un atteggiamento tardo ottocentesco, padronale”. Le parole di Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil, disegnano l’identikit del padrone delle ferriere di turno: Luca Lami, imprenditore di successo con la sua Biancoforno Spa, 55 milioni di fatturato di cui un terzo di export, verso Germania e Inghilterra soprattutto. Ma anche padre padrone insieme al fratello Franco di una fabbrica di prodotti dolciari dove i 196 addetti – compresa una trentina di interinali con 10, 15 anni di anzianità di servizio senza mai assunzioni dirette –...

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