Il Codex Sinaiticus in greco onciale, IV sec., ritrovato sul Sinai nel 1844 e conservato a Londra, British Library
Alias Domenica
Bibbia, nella polifonia dei Settanta c’è anche la voce del lettore ideale
Studi sulla Bibbia Un linguista, Stefano Arduini, verifica sull'edizione detta «Septuaginta» l’idea che tradurre sia come guardare con gli occhi dell’altro: un saggio per Jaca Book
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 13 febbraio 2022
C’è una frase di Jorge Luis Borges, contenuta nel saggio Sopra il «Vathek» di William Beckford in Altre inquisizioni (1952), che ben esemplifica la paradossalità insita in un testo: «L’originale è infedele alla traduzione». Può sembrare soltanto un paralogismo sterile, ma – come spesso accade – dietro all’adynaton si annida una verità a tratti sconcertante: le versioni di un’opera non arrivano a modificarne l’impianto fino a rendere dinamico il suo significato? In altre parole: la traduzione è forse, e non può essere diversamente, un lavoro di ri-creazione che tocca, strina e fiammeggia le corde essenziali di uno scritto? È la...