Cultura
Biennale Berlino, l’arte tenta il difficile processo di «riparazione»
Mostre Curata da Kader Attia, artista francese di origini algerine, una rassegna politica che indaga i conflitti, il colonialismo, la violenza e le derive economiche capitaliste
Mai-Nguyen-Long, installation view, BB12
Mostre Curata da Kader Attia, artista francese di origini algerine, una rassegna politica che indaga i conflitti, il colonialismo, la violenza e le derive economiche capitaliste
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 15 luglio 2022
Michela BecchisBERLINO
Kader Attia, curatore della 12/a Biennale di Berlino (fino al 18 settembre in varie sedi della città) si è chiesto «Senza pretendere che una mostra d’arte possa cambiare il mondo, come si può spostare, riorientare solo leggermente la percezione del mondo? ». Su questo assunto, è una prova riuscita la Biennale intitolata Still Present!, che rinasce sotto la direzione di Attia, il cui lavoro da oltre 20 anni si concentra sulle idee di colonizzazione, imperialismo, eredità della soggezione violenta e fascista imposta da una parte di mondo all’altra. Con lui un team curatoriale di donne e circa 80 tra artiste...