Alias

Bikini, il costume post-atomico

Bikini, il costume post-atomicoUrsula Andress in "Licenza di uccidere" (1962)

Gli intramontabili Dopo il divieto assoluto, l'accettazione sociale da parte del voyerismo maschile. E man mano che i costumi delle donne si riducono sempre di più, quelli maschili diventano sempre più coprenti

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 15 agosto 2015
Grazie alla totale incertezza sulla sua data di nascita e sul suo uso, il bikini è adatto a entrare nella classifica delle cose intramontabili. Ha, infatti, tutte le caratteristiche delle dive di cui sono vaghe la provenienza e la data di nascita e che restano per sempre adorate, conosciute e venerate, come la Lola Montés di Max Ophüls o Elina Makropoulos di Leoš Janáček, personaggi inventati ma reali quanto le loro storie. Come loro, il bikini è venerato per i suoi meriti incerti. Al pari di molte storie che sono scoppiate nella moda, infatti, il bikini ha un’origine tutta confusa...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi