Bernhard Schlink e quelle biografie prigioniere del destino tedesco
Intervista Parla l'ex giudice, tra i protagonisti della narrativa tedesca degli ultimi decenni, che presenterà stasera a Milano il suo ultimo romanzo, «Olga» (Neri Pozza) che all’ombra di un amore disperato compone il ritratto della Germania di fine Ottocento che anticipò il III Reich. «La protagonista descrive al figlio il padre scomparso negli anni Dieci come un avventuriero romantico, quando era un nazionalista feroce. Lui si arruola nelle SS. Più che rifugiarci dietro tentazioni moralistiche che ci aiutano con la coscienza ma non a capire l’accaduto, dobbiamo leggere il passato a fondo. Per evitare che possa tornare»
Intervista Parla l'ex giudice, tra i protagonisti della narrativa tedesca degli ultimi decenni, che presenterà stasera a Milano il suo ultimo romanzo, «Olga» (Neri Pozza) che all’ombra di un amore disperato compone il ritratto della Germania di fine Ottocento che anticipò il III Reich. «La protagonista descrive al figlio il padre scomparso negli anni Dieci come un avventuriero romantico, quando era un nazionalista feroce. Lui si arruola nelle SS. Più che rifugiarci dietro tentazioni moralistiche che ci aiutano con la coscienza ma non a capire l’accaduto, dobbiamo leggere il passato a fondo. Per evitare che possa tornare»