Alias Domenica
Birolli, il pittorissimo delle svolte
Una mostra di Renato Birolli a Torino, Fondazione Ettore Fico Inquieto, famelico, dai primi anni chiaristi ai «Canti» finali non ha mai voluto accomodarsi nelle certezze, anche rispetto ai sodali di «Corrente»
«Pescatore», 1950, Udine, coll. priv. – Renato Birolli
Una mostra di Renato Birolli a Torino, Fondazione Ettore Fico Inquieto, famelico, dai primi anni chiaristi ai «Canti» finali non ha mai voluto accomodarsi nelle certezze, anche rispetto ai sodali di «Corrente»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 15 maggio 2016
Giuseppe FrangiTORINO
«Birolli pittore metamorfico», diceva di lui il suo principale e fedelissimo collezionista, Guglielmo Achille Cavellini. «Sono pittore sino ai denti, coi quali vorrei mangiare tutto», diceva invece Renato Birolli di se stesso. Due dichiarazioni convergenti, perché il mutare, il presentarsi sempre diverso e sempre proiettato su terreni inesplorati sono proprio l’esito di quella natura un po’ famelica. La parabola di Renato Birolli è una parabola che è difficile inquadrare e la bella mostra organizzata a Torino negli spazi chiari e distesi del Museo Ettore Fico (sino al 26 giugno; a cura di Elena Pontiggia e Viviana Birolli) ne è una...